Sono il Dott. Altieri e oggi vi parlerò di calcolosi delle vie urinarie o alte vie urinarie. La calcolosi delle alte vie urinarie dipende dalla precipitazione e aggregazione di alcune sostanze, cioè sali minerali, presenti normalmente nelle urine ed escreti in maniera accentuata nei reni.
Questa aggregazione comporta la formazione di “sassolini” che possono essere più o meno grandi e che possono uscire dal rene, per andare a finire in quel tubicino che collega il rene alla vescica e si chiama uretere. Questo provoca la colica renale.
Cos’è la colica renale?
La colica renale è il dolore che il paziente avverte quando il calcolo ostruisce il passaggio di urina. La distensione renale provoca proprio questo fastidio tipico della calcolosi delle vie urinarie.
Si avverte come un dolore al fianco che poi si irradia anche anteriormente.
Causa della calcolosi delle vie urinarie
Le cause della calcolosi urinaria possono essere multiple. Diciamo che i fattori più importanti possono essere sicuramente i fattori metabolici, ossia quelli legati alla dieta e ad alterazione delle sostanze metaboliche prodotte dal nostro organismo.
Altre cause sono fattori di tipo ostruttivo – anatomico. Quindi qualora vi fosse un’ostruzione meccanica, ossia qualcosa che impedisce alle urine di passare agevolmente attraverso le nostre vie urinarie per arrivare alla vescica, allora il ristagno di urine può provocare la formazione di calcoli alle vie urinarie.
Cosa sono i calcoli?
Essenzialmente i calcoli sono ossalato di calcio o di acido urico oppure misti. Vi sono anche forme diverse e varie. Ad ogni modo, esistono alcune tecniche per riconoscere il tipo di calcolo, come ad esempio l’imaging o altri esami metabolici da eseguire.
Come si tratta la calcolosi delle vie urinarie?
Per trattare la calcolosi delle alte vie urinarie, esistono diversi tipi di terapie. Oggi grazie alla minor invasività della chirurgia e grazie alle nuove tecnologie possiamo dire che il trattamento avviene quasi sempre per via retrograda.
Cosa significa? Che quando il calcolo è fermo nell’uretere, quindi nell’alta via escretrice, noi riusciamo a rompere il calcolo passando attraverso la vescica e salendo al rene per via naturale.
Rompiamo il calcolo renale con l’utilizzo di un’apposita apparecchiatura laser, estraendo poi i frammenti rotti per portarli all’esterno.
Tuttavia ci sono alcuni casi in cui risulta necessario intervenire dal fianco. Quindi bisogna andare direttamente nelle cavità renali. Questo accade quando la calcolosi delle vie urinarie si manifesta in maniera più aggressiva.
Si manifesta in modo più aggressivo quando i calcoli si presentano a stampo ossia vanno a riempire tutte la cavità renali, arrivando a superare anche i due o tre centimetri di diametro occupando così tutto il rene.
Come detto in questo ultimo caso bisogna intervenire dal fianco con una procedura che si chiama nefrolitotrissia percutane.
Questa prevede un’incisione di circa un centimetro sul fianco del rene coinvolto e l’ingresso della strumentazione endoscopica mini invasiva direttamente da questa breccia creata chirurgicamente. In maniera da aggredire direttamente il calcolo con una tecnologia avanzata che ha la funzione di rompere e aspirare queste “pietre” fastidiose per il nostro corpo.
Post trattamento calcoli
Naturalmente al trattamento chirurgico, che si esegue in una fase in cui ormai non possiamo fare altro, va seguita sicuramente una dieta.
Bisogna inoltre bere molta acqua e soprattutto correggere delle abitudini di vita errate. Per questo motivo bisogna confrontarsi con il proprio urologo di fiducia per capire quali sono le criticità da cambiare per migliorare il proprio stile di vita e quindi cercare di evitare la calcolosi delle vie urinarie.
Spesso anche con l’aiuto di alcuni farmaci e integratori che hanno il compito di alcalinizzare le urine quindi aumentare il ph ed evitare, così, la precipitazione dei cristalli.